Intelligence francese in Nord Africa 1941-1944

Intelligence francese in Nord Africa 1941-1944

img275Recensione del volume di Olivier Lahaie, Guerre des Services spéciaux en Afrique du Nord.1941-1944, Parigi, Histoire & Collections, 2015, p. 230, € 22.00.

L’interessante volume di Olivier Lahaie è basato sulle memorie del generale Jean Chrétien (1897-1988), conservate presso l’Archivio del Servizio Storico della Difesa francese, sito nel castello di Vincennes a Parigi; sono 163 pagine dattilografate, suddivise in 18 capitoli.

Il nome di questo generale non è noto in Italia ma ha attraversato uno dei periodi più difficili della seconda guerra mondiale come capo del controspionaggio militare francese nel Nord Africa dal 1941 al 1944. Non è così conosciuto come altri suoi colleghi, per esempio Paul Paillole ma è stato figura di spicco di quei Servizi.

Sulla base dei ricordi del generale, Lahaie conduce una ricerca puntuale sul periodo citato che è di grande interesse anche per ricostruire una parte della storia dei Servizi italiani in Africa settentrionale, prima e dopo l’8 settembre.

Chi scrive questa nota ha già potuto fare una ricostruzione dell’operato in Nord Africa del Servizio Informazioni Militare italiano (SIM), sia nel periodo fascista (è stato istituito nel 1925) sia nel periodo del Regno del Sud quando fu ricostituito a Brindisi ufficialmente il 1° ottobre 1943. Queste ricerche storiche però aggiungono ulteriori notizie a questa ricostruzione o danno informazioni su dove poter raccogliere altre testimonianze.

L’allora comandante Chrétien (era sotto le armi dal lontano 1917), nel marzo 1941 fu incardinato nello Stato Maggiore del generale Maxime Weygand a Algeri ma il suo era un incarico di copertura diretto potenziare il controspionaggio francese con ‘servizi speciali’ che agivano in clandestinità (pur irradiati da una zona ‘libera’), a seguito dell’armistizio con Germania e Italia.

L’azione di Chrétien si inquadra soprattutto in quei bureaux des menées antinationales (BMA) che sorsero in modo ‘coperto’ nell’estate del 1940, ovvero degli ‘uffici’ di controspionaggio che ci indicano come la collaborazione del regime di Vichy con i ‘vincitori’ fosse complessa e dalle molte sfaccettature. Un momento veramente difficile della storia di Francia: ‘battuta militarmente, sconfitta politicamente, la Francia lasciò tra i suoi ufficiali l’amarezza di una battaglia interrotta, o peggio, la sconfitta delle armi’, così, nella sua prefazione, lo storico Olivier Forcade (Università di Parigi Sorbona) sintetizza le ragioni per la costituzione di questi anomali ‘uffici’ in seno al controspionaggio militare francese. Questa informale struttura fu dissolta nell’agosto 1942 dall’ammiraglio Darlan perché metteva in seria difficoltà la politica di collaborazione che l’Ammiraglio aveva con Germania e Italia: tra l’altro questi ‘uffici’ avevano arrestato circa 800 agenti italiani e tedeschi, basandosi ‘legalmente’ su una legge che regolava in modo abbastanza stretto azioni di controspionaggio contro la Francia, emanata nel 1934.

Parallelamente però a questa dissoluzione, il lavoro di controllo del territorio sia nei territori coloniali sia in quello metropolitano fu continuato da Paillole il quale stabilì delle strutture segrete denominate Travaux ruraux (Lavori rurali…) che mantennero l’azione così del controspionaggio militare orientata in senso ‘patriottico’.

I ‘ricordi’ di Chrétien permettono di analizzare quale sia stata l’azione di queste strutture, in particolare quella violenta di contrasto alle Commissioni d’armistizio italiana e tedesca, di interesse per la storia italiana del periodo.

Il volume, analizzando lo scritto di Chrétien, ricostruisce puntualmente le fasi (gennaio-novembre 1942) dell’Operazione Torch, sbarco degli anglo-americani in Africa del Nord; la cooperazione non sempre facile dei ‘servizi speciali’ con gli anglo-americani (collaborazione che risultò difficile anche per i Servizi italiani) e le relative conseguenze nell’andamento del conflitto; le alterne fasi della liberazione (luglio 1944-aprile 1945) e il dopo guerra fino al dicembre 1947, quando Chrétien, con il grado di generale, fu congedato con grandi onori e riconoscimenti da parte del governo francese. Interessanti anche le narrazioni avvincenti di alcune azioni ’coperte’ che ebbero successo.

Questo volume, corredato da ampia bibliografia e puntuali indicazioni di documenti d’archivio alla base della ricerca oltre alle memorie di Chrétien, illumina una storia ancora poco conosciuta dell’azione generale di Servizi informativi militari in Africa settentrionale, fornendo un quadro ancora più preciso della storia del Mediterraneo nel secondo conflitto mondiale.

www.osservatorioanalitico.com – Riproduzione riservata

 

L'operazione Torch (da Wikipedia)

L’operazione Torch (da Wikipedia)

 

Comments are closed.