Cui prodest? Hanno servito Israele per altri obiettivi?

Cui prodest? Hanno servito Israele per altri obiettivi?

 Situazione di estrema fragilità in Medio Oriente…momento pericoloso….cui prodest? Il punto di vista di un giornalista iraniano

Il Direttore scientifico: Maria Gabriella Pasqualiniali_khamenei

La barbara uccisione dei tre giovani israeliani da parte dei Palestinesi Radicali, non poteva essere senza una risposta adeguata da parte dell’Esercito di Gerusalemme; ora se qualcuno sostiene che si sta esagerando, forse non si rende conto di quanto si stia evolvendo la situazione con i missili cosiddetti di fabbricazione di Hamas ai quali si dovrebbero aggiungere i missili al Fajr, forniti da parte del regime degli Ayatollah Iraniani che arricchiscono enormemente quest’Arsenale con una gittata di circa 170 Km e che ormai ammonta a decine di migliaia di esemplari: solo in questi giorni centinaia di questi sono stati sparati da parte dei militanti di Hamas verso vari obbiettivi israeliani tra i quali il sito atomico di Dimona per fare strage non solo di Ebrei, bensì, in caso di risultato raggiunto, di gran parte della popolazione mediorientale e europea… e anche l’Italia non ne sarebbe stata indenne. La maggior parte di questi missili, per fortuna, è stata catturata da parte della difesa israeliana.

Ovviamente, senza se e senza ma, il regime Iraniano trae interessi non indifferenti in questa crisi politica e militare, essendo al centro delle trattative Atomiche con il gruppo 5+1, protestato per dimensione ed obiettivo da parte di Gerusalemme. L’unica via d’uscita per gli Ayatollah è di creare una grande crisi in Iraq, in Siria e ai confini israeliani attraverso Hamas, la Jihad Islamica palestinese e Hezbollah Libanese,la Hezbollah Irachena e la Basij Siriana: per rinforzare Assad, l’Iran sta organizzando i corpi paramilitari modello Basij Iraniano sul territorio siriano. Per garantirsi la protezione, l’Iran poi deve appoggiarsi ai russi, che a loro volta hanno bisogno di avere un alleato nella zona del Golfo Persico e soprattutto per la crisi ucraina, usando Teheran per creare crisi a sua volta dove si può guadagnare potere e espansione come nel caso della Siria ed Iraq, dove l’obbiettivo russo e quello iraniano convergono… E così ricordo anche i cinesi che hanno interessi più meno uguali e con obbiettivi strategici in Estremo Oriente ed altrove: e non e’ per caso che nel recente forum di Shanghai i cinesi avevano proposto di mettere su insieme con russi e iraniani un struttura di sicurezza in Asia e collaborare: sembra che vi stiano lavorando.

L’uccisione di questi giovani sfortunati coloni ebrei da parte dei radicali di Hamas per rovinare l’accordo tra i veri dirigenti di quest’organizzazione, con Mahmud Abbas capo dell’ Governo provvisorio palestinese, indica quanto fragile la situazione in medioriente ed in Africa in particolare in Nigeria,Libia,ecc in assenza di un potere forte a livello Internazionale. Questa situazione si manifesta come un termometro di quanto vi sia bisogno che americani ed alleati europei con il Giappone si diano da fare per realizzare un unico fronte e dirimere i problemi Internazionali trattando con russi, cinesi ed indiani, riconoscendo la loro posizione come paesi emergenti senza mettere in pericolo la Pace e democrazia nel mondo, ascoltando i movimenti democratici e senza ‘Ismi’ ed aiutando a rovesciare i dittatori Islamici. Però, purtroppo, come alternativa, invece di rovesciare il regime attuale iraniano, stanno da anni inventando movimenti come i Verdi di Musavi ed Ayatollah Karrubi quando tutti due sono invece dei pilastri dell’attuale regime con tantissimi ‘scheletri nell’Armadio’: cambiare tutto per non cambiare niente…? Oppure i Mujahedin, cosiddetti ‘del Popolo’, che all’epoca dello Shah uccidevano i consiglieri militari  americani in nome dell’Islam e di Marx ed in effetti tutt’ora sono famosi come Marxisti Islamici.

Bisogna saper vedere la realtà e dare al popolo quel che vuole. L’esperienza della Rivoluzione Khomeinista con tutte le sue conseguenze negative può servire ai Signori del mondo? Se la risposta e’ positiva, allora a quel punto anche i palestinesi, senza essere manovrati da altri paesi, si potranno mettere seduti accanto agli israeliani e parleranno di pace ed amicizia e democrazia e prosperità dei due popoli  e con due nazioni indipendenti  e cosi anche il resto del mondo farà un respiro di sollievo.

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Mehdi Karrubi

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