E’ QUESTA L’AMERICA?

E’ QUESTA L’AMERICA?

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E’ questa l’America che conosciamo? Qualche riflessione su un momento critico della situazione umana mondiale.

Il Direttore scientifico: Maria Gabriella Pasqualini

1.E’ questa l’America? (a cura di Aldo Madia da Los Angeles, Luca Celada)

Dal mese scorso immigrati e richiedenti asilo, già vittime di abusi e soprusi da parte di contrabbandieri, banditi e autorità, subiscono una nuova crudeltà che sta incarnando il volto bieco del trumpismo: la “rimozione” permanente dei figli.

Da un Ciedello Stato di Washington avvocati dei diritti civili riferiscono di aver parlato con alcune assistite mentre dai locali attigui si potevano sentire le urla e i pianti sconsolati dei bambini (alcuni fra i 2 e 5 anni) a loro sottratti in via di “collocamento”. Sono dal 19 aprile a metà maggio quasi 2.000 bambini piccoli hanno subito questa sorte d’accordo con la nuova strategia della “dissuazione”.

Mentre si aspetta l’incontro di Trump con i repubblicani alla camera per affrontare il tema immigrazione, il repubblicano tea party Ted Cruz sta lavorando a una legge per salvare l’idea della difesa dei confini  senza separare le famiglie. Il “Protect Kids and Parents Act” dovrebbe proteggere le famiglie di immigrati illegali mentre i loro casi vengono verificati. Cruz aveva già chiesto più risorse per giudicare le richieste di asilo e di lasciare che i bambini immigrati restino con i genitori se non è accertato che gli adulti sono associati ad attività criminali ”Tutti gli americani sono giustamente inorriditi dalle immagini che vediamo nei notiziari, bambini in lacrime strappati dalle madri e  padri – ha scritto in un comunicato il senatore texano – Possiamo proporvi  fine approvando la legge” (Marina Catucci).

La questione degli – stolen children–  i figli rubati evocano un catalogo di biechi analoghi soprusi eugenetici subiti dagli indiani.

Contro l’abuso militarizzato di minori si sono espressi parlamentari, intellettuali e religiosi: un’indignazione bipartisan che ha visto persino l’ex first lady repubblicana Laura Bush stilare un corsivo senza sconti (“politica crudele e immorale”). Anche l’attuale first lady Melania Trump si è detta “contrariata”.

2.La posizione del PresidenteTrump

A fronte delle critiche, il presidente americano, dopo aver negato l’evidenza, ha poi addossato la colpa alle “leggi ereditate dai democratici” implicando allo stesso modo un possibile “scambio di prigionieri”: i bambini potrebbero essere ricongiunti se il Congresso passasse una riforma che abrogasse in futuro l’immigrazione per ricongiungimento, la lotteria dei visti e finanziasse la famigerata muraglia di confine.
Due disegni di legge sono effettivamente all’esame del Congresso ma nessuno dei due si riferisce esplicitamente al trattamento dei bambini detenuti.

Per il momento dunque vige il rapimento e la reclusione istituzionalizzata dei minorenni secondo le direttive esplicite del capo di Gabinetto John Kelly e del ministro di giustizia di Trump, Jeff Session, “razzista galantuomo” dell’Alabama vecchio stampo, che ha invocato una giustificazione biblica (San Paolo) dell’autorità di un governo come incarnazione della volontà divina. La portavoce Sarh Huckabee Sanders gli ha fatto da sponda sostenendo che è la Bibbia a chiedere il rispetto delle leggi.

Chiusura delle frontiere quindi, muro al confine – e muri anche intorno ai seggi elettorali per sbarrare la strada alle minoranze… il primo capitolo era stato l’annullamento dell’amnistia (Daca) al milione circa di studenti e laureandi non cittadini – simbolo delle integrazione “migliore” e dunque minaccia sempre più imminente per l’establishment (segmento 71-29% pro Trump secondo gli ultimi sondaggi).

Come in Europa la partita si gioca sull’interdizione dei flussi migratori sotto falso pretesto della lotta al globalismo.

Ma, mentre il sottotesto europeo è la rimozione del colonialismo, in America sfruttamento, schiavitù e capitalismo imperialista sono stati introiettati nell’immigrazione storica che ha composto il corpo sociale. In questa società il progresso è proceduto di pari passo con l’emancipazione e l’integrazione delle minoranze etniche e sociali.

Il Trumpismo si prefigge dunque di invertire un intrinseco processo storico. Dallo scontro che oggi passa per i corpi indifesi dei bambini centroamericani dipenderebbe la fondamentale concezione della Nazione. Mentre proprio dalla sua componente multietnica potrebbe venire ‘opposizione’ più efficace.

3.L’effetto Trump(notizie da Marina Catucci)

Le notizie che arrivano dal confine non sono rassicuranti, specialmente quelle che riguardano i bambini ora chiamati in tribunale per affrontare i processi che trattano le loro cause di rimpatrio, secondo avvocati di Texas, California, Nevada e Washington Dc i quali hanno reso pubblica la vicenda. “Il Dipartimento di giustizia pensa che il minore dovrebbe avere un avvocato solo se può pagarne uno”!

Chiedere che i minori non accompagnati affrontino il processo di espulsione da soli non è una pratica nuova; il precedente è arrivato con il caso di un ragazzo honduregno arrivato negli Stati Uniti nel 2014 all’età di 13 anni e al quale era stato negato il soggiorno. Ora però con la politica migratoria di Trump della separazione delle famiglie, i casi di minori non accompagnati si sono molto complicati, e una Corte d’Appello ha stabilito che i bambini immigrati che entrano illegalmente nel Paese non hanno diritto a un avvocato nominato dal governo: molti studi legali lo fanno “pro bono”. I due mila e più bambini separati ora dovranno occuparsi anche di procedimenti giudiziari, mentre sono alle prese con il trauma di essere stati allontanati dai loro genitori. ”Se questa procedura rimarrà in vigore – ha dichiarato Ahilan Arulanantham, direttore legale dell’American Civil Liberties Union della California del Sud – comporterà l’espulsione di migliaia di bambini vulnerabili, in alcuni dei luoghi più violenti del mondo”

“Recentemente stavamo rappresentando un bambino di 3 anni che era stato separato dai genitori,  e nel bel mezzo dell’udienza ha iniziato a salire sul tavolo – ha raccontato al portale di notizie The Hill, Lindsay Toczylowski, direttore esecutivo dell’Immigrant Defenders Law Center di Los Angeles – mettendo in evidenza tutta l’assurdità di ciò che stiamo facendo a questi bambini”.

Che sta succedendo in America, dunque?

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