Contrasto alle metodologie esfiltrative in un contesto urbano.

Contrasto alle metodologie esfiltrative in un contesto urbano.

Ethel e Julius Rosenberg, protagonisti in USA della vera storia di spionaggio 'Venona'.

Ethel e Julius Rosenberg, protagonisti in USA della vera storia di spionaggio ‘Venona’.

Se gli operatori di polizia devono cercare qualcuno connesso con il terrorismo e con gli attentati il metodo migliore è quello di pensare come la persona che cercano, per prevenirne le mosse. Ragionare come loro: come prendere una foto al negativo e svilupparla in positivo. E come può pensare una persona ricercata che si nasconde? Qui il ‘negativo’ del suo pensiero….che un operatore sviluppa in positivo per arrivare all’obiettivo prefissato. Oppure…servire a un agente sotto copertura per eludere riconoscimenti e pedinamenti…

Il Direttore scientifico: Maria Gabriella Pasqualini

Come si sopravvive in un ambiente ostile urbano? Spesso grazie ad una rete e sfruttando le deficienze del sistema che si vuole eludere. Se si vuole scampare alla cattura bisogna seguire due semplici regole, sangue freddo e avere previsto un piano di esfiltrazione.

E’ quindi importante adottare un low profile e avere ben chiara una serie di azioni da seguire così da eludere tutti gli elementi di detection di un sistema. Il concetto non è molto diverso da quello di un qualsiasi attacco informatico. Un sistema fisico è forte quanto è forte la sua catena di sicurezza, trovarne la debolezza equivale a renderlo inefficace. L’elemento della pianificazione operativa deve quindi seguire un’attività preliminare di Intelligence gathering totalmente devoluta all’esfiltrazione.

La conoscenza dell’intero dispositivo di security fisico e logico con i tempi di reazione sono le caratteristiche fondamentali da conoscere se si ha intenzione eludere la sorveglianza in un’area. E’ per questo che preliminarmente deve essere fatta dall’operatore o dal suo team un’analisi del rischio dei percorsi e del dispositivo di security così da poter conoscere a priori le debolezze di un dispositivo.

Veniamo adesso alle debolezze del sistema. Analizzeremo adesso alcune tecniche operative finalizzate all’evasione dei normali controlli di sicurezza.

Come eludere un pedinamento? Partiamo da alcune tecniche di pedinamento come ad esempio quella più conosciuta dell’A, B, C. Ad ogni svolta i ruoli vengono invertiti in maniera tale da non dare al pedinato l’impressione di essere seguiti consegnando alla vittima del pedinamento un’idea di mera casualità della posizione degli inseguitori. Per eludere questa tipologia di pedinamento si può ricorrere a varie contromisure: non effettuare sempre gli stessi percorsi, compiere soste in luoghi dove il riflesso di uno specchio o di una vetrina possano dare una buona prospettiva di ciò che avete intorno e sfruttare l’ambiente circostante. In un luogo affollato l’attività di pedinamento è molto più complessa e si devono utilizzare altre metodologie, che non è detto si siano messe a punto in precedenza. D’aiuto in quest’attività può essere l’avere un’idea precisa dello spettro visivo di un sistema di videosorveglianza (CCTV) ed è importante al fine sfruttarne eventuali angoli cechi.

La tecnologia non è un alleato in questo genere di attività, ma se ne possono sfruttare le debolezze a proprio vantaggio. Se non si vuole essere localizzati non è sufficiente spegnere il proprio telefono, poiché i moderni smartphone possono essere rintracciati sia attraverso l’aggancio della cella del segnale gsm ma anche e soprattutto grazie al rilevatore GPS che è inserito all’interno, il device che normalmente sfrutta quando utilizza i normali tool di posizionamento GPS. La cosa migliore da fare è quindi smontare la batteria dal dispositivo e liberarsene poiché questo può essere riattivato anche da remoto. Tuttavia oggi esistono specialisti in grado di recuperare informazioni anche da un dispositivo parzialmente distrutto. Bisogna quindi assicurarsi di liberarsi del dispositivo nella maniera corretta e se questo non fosse possibile renderlo difficilmente reperibile a chi ha l’interesse di acquisire informazioni sul fuggiasco e la possibile rete di supporto.

Eludere un sistema di CCTV non è molto facile se questo è ben costituito, ma paradossalmente si può sfruttarne l’efficienza a proprio vantaggio. I sistemi più moderni di video sorveglianza possono sfruttare software di riconoscimento somatico i cui match sono inseriti in un database, questi non sono affidabili al 100% e possono essere elusi grazie all’artificio del trucco (ovvero mascherando in maniera equilibrata i tratti somatici più caratteristici di un individuo ovvero gli zigomi, il mento ed il naso). Lo sguardo di un individuo è sempre lo stesso e quindi non può essere alterato semplicemente, il colore delle pupille può essere mascherato da lenti a contatto ma i moderni scanner retinici individuano lo stesso lo schema dei vasi sanguigni sotto la retina che è diversa per ciascun individuo. In questo caso possono essere d’aiuto lenti a contatto con schemi della pupilla difformi simili a quelli utilizzati nelle feste in maschera che interferiscono con la scansione ottica. Detto ciò sarebbe utile indossare sempre un paio di occhiali e un cappello alla moda durante le ore diurne, avendo l’accortezza di non liberarsene quando si entra dentro un locale e neanche mentre si interloquisce ad esempio in una biglietteria. Questi meccanismi di camuffamento non diminuiscono la possibilità di essere individuati ad un controllo con mezzi elettronici poiché come detto precedentemente esistono sistemi in grado di poter individuare un volto anche se truccato. Uno è quello delle telecamere a spettro infrarosso che si trovano spesso nei maggiori aeroporti ai varchi d’ingresso dei passaporti elettronici, quindi se è possibile sarebbe sempre meglio dirigersi dove ad accertarsi dell’identità è un operatore umano. In questo caso, più utile di tutti i travestimenti è il colpo d’occhio e soprattutto una buona preparazione in tecniche social engineering.

Queste tecniche consistono nell’abbattere nell’interlocutore le barriere create dal ruolo che si ha in quel determinato momento ed instaurare un rapporto di fiducia riuscendo ad ottenere dal target informazioni utili da sfruttare per fini secondari. Creare le condizioni per una storia credibile senza esagerazioni è da considerato fondamentale, dev’essere creata una finzione che possa reggere a una prova dei fatti e che non possa far cadere in contraddizione visto l’alto livello di stress emotivo che si subisce. Descrivere posti non conosciuti potrebbe rivelare che si sta improvvisando e immediatamente mettere in allarme chi ci esamina.

Chi fugge non vuole di certo attirare l’attenzione e quindi deve scegliere dei vettori di fuga in grado di essere efficienti, ma allo stesso tempo in grado di farlo sparire tra la moltitudine di persone che si muovono da un posto all’altro nel contesto urbano e sub urbano. L’utilizzo di aerei non deve essere preso in considerazione se non nel momento in cui prima vi sia stata una pianificazione in grado di poter eludere i controlli che di norma sono molto stretti. Cosa ben diversa per le strade ferrate e gli autobus. In questo caso i controlli possono essere stringenti quanto nel caso del vettore aereo ma possono esserci maggiori possibilità di elusione perché stazioni e terminal bus anche se presidiati consentono una maggior liberta nei movimenti soprattutto nei piccoli centri.

Se si è supportati da una rete come avveniva durante la seconda guerra mondiale in Europa per gli operatori del SOE (Special Operation Executive) esistono dei percorsi prestabiliti e oramai consolidati che consentono degli spostamenti relativamente sicuri perché sfruttano le deficienze del sistema prima che le maglie di sicurezza possano chiudersi sul fuggiasco.

In un teatro operativo come quello europeo che non adotta ancora standard di sicurezza unificati, la facilità di transito tra uno stato ed un altro è molto semplificata e la possibilità di tracciabilità è limitata al livello di perizia dell’operatore che cerca di muoversi da una parte all’altra del continente senza voler essere monitorato. Per esempio in Francia adesso è possibile soggiornare in alberghi e B&B senza presentare un documento d’identità durante le operazioni di check-in.

La possibilità di movimenti è legata tuttavia alla possibilità di poter disporre di denaro contante (non elettronico per evitare la tracciabilità) e di documenti validi che permettano di poter ingannare le forze di sicurezza nel momento in cui ci si trovi in condizione di essere sottoposti ad un controllo. Questo pone al soggetto che voglia esfiltrare da un teatro urbano o voglia sottrarsi alla cattura la necessità di procurarsi dei documenti. In questo caso se vi è il supporto di una rete di appoggio questi documenti saranno stati forniti nel momento di pianificazione o di briefing preoperativo. Tuttavia esistono modalità, che non verranno divulgate in questo scritto (per ovvi motivi), per reperire facilmente documenti d’identità in grado di poter ingannare le forze dell’ordine e piccole somme di danaro da poter permettere al soggetto di comprare titoli di viaggio originali.

Un operatore che sia costretto alla fuga, tuttavia, non ha bisogno dell’utilizzo di armi: l’utilizzo di un’arma è l’antitesi della fuga. Questo fattore è determinante: liberarsi di armi sia da sparo che da taglio è imperativo. Un soggetto in possesso di un’arma in caso di controllo dovrà renderne spiegazione, rendendo ancora più difficili e sospette eventuali spiegazioni nel momento in cui si trovi coinvolto in controlli a sorpresa. Il ritrovamento di un’arma, infatti, può mettere la parola fine alla propria fuga e può innescare tutta una serie di reazioni nelle forze di sicurezza che potrebbero portare all’uccisione dell’operatore. Come nel caso del Jihadista Anis Amri, autore della strage al mercatino di Natale di Berlino: un normale controllo è stato fatale a causa del possesso e dell’utilizzo di una pistola.

In sintesi, quello che può essere davvero importante in un ambiente come quello urbano, per un operatore che debba sottrarsi alla cattura, è la capacità di risolvere problemi pratici e di natura tattica. Questo potrà avvenire in parte grazie all’ausilio di una rete di supporto, ma per la maggior parte dei casi facendo affidamento sulle sole capacità tattiche e psicofisiche e grazie anche alla preparazione di un percorso di fuga prestabilito. Eventuali imprevisti dovranno essere affrontati utilizzando anche le proprie capacità linguistiche e somatiche per trasformarsi nell’uomo o donna qualunque che ciascuno di noi incontra tutti i giorni in mezzo alla strada.

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