La ricerca nel settore dell’intelligence economica procede con molta accuratezza e scientificità, sviluppata dalla Società Italiana di Intelligence (SOCINT), che, in pieno blocco delle attività, nello scorso aprile, ha pubblicato uno studio in cui ha cercato di dimostrare che era possibile individuare i luoghi urbani dove fosse più probabile la propagazione del virus COVID-19.
Lo studio è stato redatto da Mario Caligiuri, Elia Lombardo e Donato Piccoli e ha come titolo Link City – Oltre lo Shock del Coronaviru, un modello predittivo per fronteggiare le pandemie di oggi e prevenire quelle di domani. Chi volesse approfondire: https://press.socint.org/.
Notano gli autori che è’ stato possibile sviluppare questa ricerca attraverso l’impiego del modello XLAW, sperimentato per la previsione dei crimini nelle città (https://www.xlaw.it).
La ricerca è stata sviluppata d’intesa con il Laboratorio sull’Intelligence del Dipartimento Culture Educazione e Società dell’Università della Calabria, dove è stato attivato un Master sull’intelligence di cui OA ha già dato notizia.
“L’ipotesi – sostiene Mario Caligiuri, Presidente della SOCINT e uno degli autori della ricerca – era quella di riuscire a prevedere con largo anticipo già da aprile la seconda ondata di diffusione del virus, prevenendola grazie alla chiusura o al controllo mirato di porzioni del territorio dove, secondo il modello matematico, il rischio di contatti tra cittadini risulta maggiore. Oggi molti amministratori locali anche all’estero, come il Sindaco di New York, stanno valutando questa ipotesi, basandosi solo sul numero di contagi e quindi già in piena emergenza. Tuttavia, varrebbe ancora la pena considerare lo studio e la soluzione proposta.
Chiediamo quindi al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e al Commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri di valutarlo con attenzione”.
E’ molto interessante anche una nuova ricerca della SOCINT firmata da Massimo Franchi, Massimo Regalli e Giulio Tagliavini sul tema “La difesa della competitività: Investimenti Diretti Esteri e Intelligence Economica”, rinvenibile sul sito del portale editoriale della Società (https://press.socint.org)
Il saggio approfondisce i Foreign Direct Investment o IDE (Investimenti Diretti Esteri), secondo la corrispondente espressione italiana. In particolare, gli autori si sono concentrati sugli investimenti «passivi», realizzati mediante acquisizione di imprese italiane da parte di soggetti esterni. In linea generale, gli investimenti industriali transazionali sono assai rilevanti per l’innalzamento o, nella peggiore delle ipotesi, la difesa della competitività economica.
Sottolinea Mario Caligiuri che “la competizione tra imprese mediante IDE, affiancatasi alla competitività commerciale, è a supporto dell’innovazione tecnologica. Non esiste paese che abbia ottenuto una integrazione opportuna, con efficaci ricadute sull’innovazione e competitività, senza che si sia verificato un flusso attivo e passivo di IDE. I paesi che non hanno consentito tali scambi, sono rimasti inesorabilmente indietro”.
Franchi, Regalli e Tagliavini sostengono che “la caduta del muro di Berlino e dell’equilibrio bipolare che ne era alla base, ha generato scenari mutevoli in un mondo sempre più globalizzato, nel quale gli Stati Nazione hanno continuato a perseguire i loro interessi “particolari“ e “originari” pur facendo parte di alleanze ed organizzazioni internazionali”.
Gli autori proseguono affermando che “la crisi finanziaria ed economica del 2007-2008 e quella pandemica del Coronavirus Covid-19 del 2020, con la caduta delle economie nazionali, si sommano alle numerose crisi internazionali, ai progressi dell’Intelligenza Artificiale, all’Internet delle Cose, alle nuove minacce Cyber, al ruolo dei fondi sovrani, all’avvento delle criptovalute, ecc. Questi temi rendono gli apparati di intelligence fondamentali per supportare il decisore politico nello scenario ormai consueto di guerre ibride ed economiche permanenti”.
Caligiuri ha commentato che “lo studio di Massimo Franchi, Massimo Regalli e Giulio Tagliavini affronta un tema decisivo per la tutela dell’interesse nazionale, confermando sopratutto in questo scenario segnato dal Covid-19 il ruolo fondamentale dell’intelligence”.
La ricerca risulta essere molto interessante anche per la preparazione degi Autori dei quali diamo un brevissimo cenno per apprezzarne meglio gli scritti.
Massimo Franchi è Consigliere strategico, autore e docente, segretario della sezione Emilia Romagna SOCINT.
Massimo Regalli è Professore associato di Economia degli Intermediari Finanziari presso l’Università degli Studi di Parma.
Giulio Tagliavini è Professore ordinario di Economia degli intermediari finanziari presso l’Università degli Studi di Parma.
E’ indubbio che un nuovo settore di studi si è aperto nell’analisi dell’intelligence per l’ntelligence, in grado di fornire strumenti di analisi a scopo principalmente predittivo, soprattuto per le Istituzioni governative e finanziarie.
©www.osservatorioanalitico.com – Riproduzione riservata
Commenti recenti