Un lettore ci scrive…

Un lettore ci scrive…

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Diamo spazio alle riflessioni di un lettore fatte a margine del precedente articolo sul problema palestinese. I confini: muri che si innalzano e raramente si abbattono; muro contro muro e poi…nell’etere tutto o quasi avviene, anche l’economia è padrona ma ancora il terrorismo impazza: i diritti non rispettati…

Ringraziamo il fedele lettore Paolo Callari per queste sue considerazioni che volentieri pubblichiamo.

Il Direttore scientifico: Maria Gabriella Pasqualini

Riflessioni ‘economiche’ di un lettore a margine dei problemi dei confini….

Quei cittadini delle curve.

Nel tempo in cui le banche si disfano del personale per vendere il loro prodotto attraverso le applicazioni che utilizziamo con il cellulare “i cittadini delle curve” continuano a sostenere l’importanza del presidio e della difesa di un confine geografico.

Facebook, come gli altri G.A.F.A, trasmettendo via satellite, pescano dall’alto il loro cliente. Né nello spazio interstellare vigono leggi e costituzioni di ciò che fino ai primi anni 2000 intendevamo come perimetro geografico.

Sarà necessario studiare una teoria dei giochi che contempli un modo nuovo di segmentare il mercato della produzione: il settore della rete delle informazioni che viaggiano per internet.

Pur se assistiamo al vecchio “gioco della tribù” nel Mondo Arabo ciò non sarà ammissibile con l’avvento del 5G a perfezionare la velocità di navigazione internet.

Un tatuatore, come un chirurgo, potranno lavorare on line con la medesima reattività dell’azione del robot on site, come se fossero presenti all’azione.

Che il titolo non lasci con l’amaro in bocca dell’offesa a nessuno perché deriva dalla piccola formazione personale nel campo della psicologia transpersonale del professore Pier Luigi Lattuada e della professoressa Laura Boggio Gilot.

La non dualità del pianeta terra è già in atto, rispetto ai confini geografici, perché ogni merce si sposta dove trova il migliore acquirente e ogni acquirente si sposta dove trova la migliore proposta qualità prezzo della merce desiderata.

Allora, oggi, sarà necessario ridefinire il settore primario che è assai evidente per il settore petrolifero, dei metalli e delle pietre preziose, ma non è più tale per i bisogni primari della popolazione che può acquistare ciò che vuole in ogni dove.

Una riflessione amara lascio a chi ha avuto la pazienza di leggermi : pecunia non olet è il rischio del mercato delle quantità che potrà avallare la commistione delle produzioni familiari con i capitali della mafia.

In questo regime economico interconnesso che opera nelle “vie e nelle piazze” di internet quale peso hanno le decisioni della politica e della religione legate al territorio lungo il quale scorrono i fiumi della tradizione ? Il soggetto economico, che assume e che licenzia, che affida una commessa per lavori da eseguire a questo o a quello a che titolo dovrebbe rispettare l’orientamento della politica territoriale ?

I paradisi fiscali che non redistribuendo reddito allargano la forbice fra poveri e ricchi in quanto tempo satureranno questo spazio a tal punto da far sorgere nuove forme di delinquenza assai simili alla mafia ?


Se il 5G fosse il bacino petrolifero più esteso, la tecnologia é la chiave meritocratica di appalto dei lavori oppure anche in questo caso saranno i capitali coinvolti per quantità, come peraltro lo sono i voti durante le elezioni, a scegliere a chi andranno i lavori ?

Paolo Callari, 02 Febbraio 2020

Esperto in Finanza aziendale

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