La politica internazionale sta costruendo nuovi equilibri su esempi passati. Non c’è da stupirsi. Gli uomini cambiano ma la ruota degli equilibri gira….e ritorna….
Il Direttore scientifico: Maria Gabriella Pasqualini
Una sintesi personale degli interessanti articoli del professor Manlio Dinucci. (A.M.)
Il 15 gennaio scorso, il Presidente americano, Donald Trump, ha dichiarato nuovo Presidente del Venezuela il giovane Juan Guaidò, che non ha mai partecipato alle elezioni presidenziali.
Contestualmente, Trump ha dichiarato illegittimo il Presidente Maduro, regolarmente eletto, sia pur con molte accuse di brogli.
Una settimana dopo, il Presidente americano ha annunciato la sospensione da parte Usa del Trattato INF (Intermediate-RangeNuclear Forces), siglato a Washington l’8 dicembre 1987 da Reagan e Gorbaciov, addossandone la responsabilità a presunte violazioni della Russia.
Il 4 Febbraio Trump ha dichiarato che il successivo 6 del mese, la Nato, sotto comando Usa, si sarebbe allargata con la firma del protocollo di adesione della Macedonia del Nord, come trentesimo membro.
La prossima settimana, gli Usa vogliono una rapida successione di atti di forza insieme alle altre potenze dell’Occidente per mantenere il dominio unipolare sia pure in un mondo che sta divenendo multipolare.
In sostanza, questa strategia calpesta le più elementari norme di diritto internazionale.
E, infatti, l’America ha varato nuove sanzioni contro il Venezuela con il “congelamento” di beni per 7 miliardi di dollari appartenenti alla compagnia petrolifera di Stato, allo scopo di impedire al Venezuela, il paese con le maggiori riserve del mondo, di esportare petrolio.
Inoltre, il Venezuela è ricco anche di oro, con riserve stimate in oltre 15 mila tonnellate, usato dallo Stato per procurarsi valuta pregiata e acquistare farmaci, prodotti alimentari e altri generi di prima necessità.
Per questo, il Dipartimento del Tesoro Usa, insieme ai ministri delle Finanze e i Governatori delle Banche Centrali di Unione Europea e Giappone, potrebbero star conducendo un’operazione segreta di “espropriazione internazionale”.
Così hanno sequestrato 31 tonnellate di lingotti d’oro, appartenenti alla Stato venezuelano: 14 tonnellate depositate presso la Banca d’Inghilterra; più altre 17 tonnellate trasferite alla tedesca Deutsche Bank. In sintesi, una vera e propria ‘rapina’, sullo stile di quella che nel 2011 portò al “congelamento di 150 miliardi di dollari di fondi sovrani libici “.
Ancora, Usa e i loro alleati accusano la Russia di violare il Trattato INF senza portare alcuna prova mentre ignorano le foto satellitari diffuse da Mosca che provano come gli Stati Uniti avessero cominciato a preparare la produzione di missili nucleari, del genere di quelli proibiti dal Trattato, in un impianto della Raytheon, due anni prima di accusare la Russia di violare il Trattato.
In merito poi al nuovo allargamento della Nato – sancito il 6 di questo mese, va ricordato che nel 1990, alla vigilia dello scioglimento del Patto di Varsavia, il Segretario di Stato Usa, James Baker, assicurava il Presidente dell’URSS, Mikhail Gorbaciov che “la Nato non si estenderà di un solo pollice ad Est”.
Ma, in venti anni la Nato si e’ estesa da 16 a 30 Paesi, espandendosi sempre più ad Est, verso la Russia.
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