La Cecenia è lontana…ma occorre sapere quel che accade in quel territorio.
Il Direttore scientifico: Maria Gabriella Pasqualini
Il 21 agosto quattro azioni terroristiche scuotono in Cecenia la vigilia dell’Eid al –Adha, tra le più importanti feste celebrate ogni anno dai musulmani.
Cinque attentatori e un poliziotto sono rimasti uccisi; feriti quattro rappresentanti delle forze dell’ordine e due passanti. La “giornata del sangue degli infedeli” è stata poi rivendicata con un comunicato dall’ISIS.
Poi nella cittadina di Shali due adolescenti hanno attaccato, armati di coltello, la stazione di polizia locale. Uno degli attentatori è stato ucciso mentre l’altro, risultato poi imbottito di dinamite, è stato arrestato.
Subito dopo, altri due attentati insanguinavano la piccola repubblica autonoma russa. Presa di mira la capitale Grozny. Nella centrale Via Primo Maggio da un’automobile in corso con targa straniera venivano sparate all’impazzata raffiche di mitra contro una pattuglia di poliziotti in uniforme, provocando la morte di un agente.
Il quarto attacco, infine, sempre di mattina, una vecchia Mercedes senza targa si è lanciata nel centro cittadino a tutta velocità contro un posto di blocco della polizia. L’auto si è schiantata, con il suo carico di bombe, confezionate con bombole a gas contro un’auto della polizia. All’interno sono poi stati ritrovati i corpi senza vita del 17enne al volante e del suo fratellino 11enne.
Il presidente ceceno Razman Kadyrov ha dichiarato che “l’obiettivo principale era di rovinare la celebrazione della Eid al-Adha”. Tuttavia, gli attentati avrebbero dimostrato, secondoKadyrov, l’isolamento dei terroristi: La situazione a Grozny e in Cecena è assolutamente tranquilla e stabile. Non c’è pericolo di una ripresa generalizzata della Guerriglia. L’età dei giovani coinvolti, tutti minorenni tra gli 11 e i 17 anni, induce però a pensare che non tutto vada per il meglio.
Dopo la dichiarazione ufficiale della conclusione della seconda guerra cecena nel 2010, sul Paese si sono riversati ogni anno 10 miliardi di euro, in primo luogo volti a ricostruire le infrastrutture.
Ma la Cecenia resta una delle regioni più arretrate della Federazione Russa: il 23% della popolazione è disoccupata; il reddito medio è di 300 dollari al mese mentre si sforna il minor numero di laurea in tutto il Paese.
L’unico tasso in crescita è quello delle nascite. Ed è proprio su queste nuove leve che sta facendo conto lo Stato Islamico.
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