TURCHIA E ISRAELE VERSO LA PACE

TURCHIA E ISRAELE VERSO LA PACE

Nave Mavi Marmara della Freedom Flotilla

Nave Mavi Marmara della Freedom Flotilla (Fonte: Wikipedia)

Pace tra Turchia e Israele…quanto durerà? Fin quando farà comodo a una delle due parti contraenti.

Il Direttore scientifico: Maria Gabriella Pasqualini

Media turchi riportano che Ankara e Tel Aviv avrebbero trovato un accordo al 95%, dopo il lungo contenzioso di maggio 2010, quando un commando israeliano uccise 9 persone durante l’assalto alla nave Mavi Marmara della Freedom Flotilla che tentava di rompere l’assedio alla Striscia di Gaza.

Rimane da trovare un’intesa sul problema palestinese in merito al quale le posizioni dei due Paesi restano distanti.

Israele chiede la chiusura degli uffici di Hamas in Turchia, auspicando che il movimento islamico possa riposizionarsi tra le fila dell’asse iraniano.

La Turchia chiede per Hamas l’apertura di un passaggio privilegiato da Gaza per completare la costruzione di un ospedale senza ostruzione israeliana.

In merito, Israele potrebbe consentire l’utilizzo del porto di Ashdot.

In questo contesto, il premier turco, Benali Yildirem, annuncia la nuova policy estera della Turchia finalizzata ad avere “più amici e meno nemici” in modo da evitare critiche e pressioni da USA, UE e Russia.

Restano, infatti, le tensioni con Mosca e le differenze tra Ankara e Washington sulla posizione turca in Siria.

Sin dall’inizio dell’intervento russo in Siria, il presidente Erdogan ha dovuto accettare la permanenza di Bashar Assad durante la “fase di transizione”, ancora non stabilita a causa del recente fallimento di “Ginevra tre”.

I rapporti di Ankara con Mosca si sono deteriorati dopo l’abbattimento del jet russo da parte della Turchia nel novembre 2015 al confine turco-siriano per asserito sconfinamento del jet nello spazio aereo turco.

La Russia, che ha sempre negato lo sconfinamento del jet, pone tre condizioni: cambiamento della politica turca in Siria; scuse pubbliche; pagamento di un risarcimento alle famiglie delle vittime.

Un altro problema fra i due Paesi è la possibile costituzione di entità curde lungo il confine siro-turco, ipotesi già sperimentata in passato che portò agli Accordi di Astana del 1998 che portarono all’espulsione di Abdullah Ocalan, poi imprigionato in Turchia.

Adesso, è presente un canale informale: il leader turco del Partito della Patria, Dogue Perincek, ha incontrato Assad a febbraio 2016 trovando un’intesa sul possibile riavvicinamento fra i due Paesi ove Ankara ponga fine all’esportazione di jihadisti in Siria.

Nel frattempo, però, la guardia turca di frontiera pochi giorni addietro ha ucciso un’intera famiglia cristiana che cercava di attraversare la frontiera siro-turca.

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La mappa del raid di Freedom Flotilla

La mappa del raid di Freedom Flotilla

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