L’lSI (Inter-Services Intelligence)  in Pakistan. Organizzazione dell’ISI.1.

L’lSI (Inter-Services Intelligence) in Pakistan. Organizzazione dell’ISI.1.

 

Qualche sintetica nota sul Servizio d’intelligence in Pakistan, realizzata su fonti aperte.

Il Direttore scientifico: Maria Gabriella Pasqualini 

imagesParagonando il “gioco” al momento del crepuscolo di una giornata possiamo affermare che non è mai di un colore definito, ma si compone di una pigmentazione piuttosto variegata. Se volessimo dunque pensare all’ISI (Inter-Services Intelligence) nei termini di un momento particolare della giornata, dovremmo inserirlo a pieno titolo nell’ora del crepuscolo, poco prima della scomparsa dell’ultimo raggio di sole, quando il buio sembra prendere il sopravvento. E’ proprio l’ultima ombra, quella indecifrabile, la migliore delle componenti dell’ISI. Un servizio che ha fatto delle sue capacità di controspionaggio e del controllo della vita politica interna un elemento in grado di agire in maniera disinvolta in teatri multiformi e spesso indefiniti come quelli delle regioni dell’Asia Centrale e del Sud-Est Asiatico[1].

L’Agenzia Bayna al-Khidmāti Mukhābarāt (in Urdu بین الخدماتی مخابرات,) meglio nota come ISI è stata fondato nel 1948 da un ufficiale dell’esercito britannico, il General Maggiore R. Cawthome, allora Vice Capo di Stato Maggiore dell’Esercito in Pakistan. Il Feldmaresciallo Ayub Khan, presidente del Pakistan dal 1958 al 1969, ne ha ampliato i compiti, affidando all’Agenzia la tutela degli interessi del Pakistan nel mondo, il monitoraggio politico dell’opposizione e il monitoraggio dei quadri militare nel Paese.

Il Feldmaresciallo Ayub Khan in un dipinto d'epoca.

Il Feldmaresciallo Ayub Khan in un dipinto d’epoca.

L’ISI ha pertanto, il compito di raccolta d’intelligence esterna e interna e detiene il coordinamento delle funzioni di analisi dei tre servizi militari, la sorveglianza sui suoi quadri, gli stranieri, i media, i segmenti politicamente attivi della società pakistana, i diplomatici di altri paesi accreditati in Pakistan, diplomatici pachistani che servono fuori del paese, l’intercettazione e il monitoraggio delle comunicazioni e la condotta delle operazioni offensive segrete.

Molti analisti tendono a vedere l’Agenzia come una sorta di uno stato nello stato, il quale non risponde né al comando dell’esercito, né al presidente o al primo ministro. L’ISI, in realtà, è assolutamente autonomo e indipendente e non vi è stato mai alcun reale controllo sull’Agenzia da parte del potere statale. La corruzione e il traffico di droga sembrano costituire elementi che più volte hanno svolto un ruolo importante all’interno di quest’agenzia ma non sempre con esiti negativi. Il denaro ricavato dai proventi della droga è stato utilizzato dall’ISI per finanziare non solo la guerra in Afghanistan, ma anche ‘operazioni in copertura’ tuttora in corso contro in Kashmir e nel Nord-est dell’India.

Al livello dirigenziale un comitato molto simile a quello che in ambiente anglosassone sarebbe definito il Joint Chiefs of Staff Committee si occupa di tutte le problematiche riguardanti gli aspetti militari della sicurezza dello Stato e interagisce e coordina formalmente i servizi delle tre forze armate. Elemento importante e non trascurabile: del comitato fa parte il direttore dell’Inter-Services Intelligence che detiene un potere decisionale superiore agli altri membri del Consiglio.

La sede dell’agenzia si trova ad Abpara, alla periferia di Islamabad. Da quel che si vede dalle poche fotografie rilasciate ufficialmente, il complesso è costituito da vari edifici separati da prati e fontane e l’entrata del complesso è accanto a un ospedale privato. L’ingresso della sede è discreto e presidiato da un solo un agente in borghese ma armato che accoglie i visitatori e li indirizza verso una serie di barriere, le quali sono invece presidiate da soldati e unità cinofile. Il complesso assomiglia a un campus universitario. Tra un edifico e l’altro vi sono delle aiuole curate con prato all’inglese e al loro interno fontane. Il palazzo centrale al quale si può accedere in auto tramite il viale principale ospita l’ufficio del direttore generale che è collocato ai piani superiori, la struttura architettonica dell’edificio è di tipo moderno, ovale, che ricorda la hall di un residence.

Il Presidente Ayub Khan con Jacqueline Kennedy

Il Presidente Ayub Khan con Jacqueline Kennedy

La stima degli occupati con diverse mansioni presso il servizio è di circa 10.000 persone, una cifra che non include informatori ed eventuali operativi freelance. Il servizio appare come un melting pot civile-militare ed è composto pertanto da centinaia di ufficiali provenienti dalle forze armate e da altrettanti funzionari civili. Per gli appartenenti alla vita civile, il reclutamento è gestito dalla Federal Public Service Commission (FPSC), ma, una volta alle dipendenze dell’Agenzia, gli agenti civili sono considerati a tutti gli effetti dipendenti del Ministero della Difesa. Il FPSC che si occupa del reclutamento sottopone il candidato a varie prove per testarne il livello culturale, le capacità linguistiche e le varie abilità analitiche. Sulla base dei risultati, il FPSC preseleziona i candidati e invia l’elenco di questi all’Agenzia che conduce controlli supplementari. I candidati selezionati infine sono invitati a un colloquio che è condotto da una commissione mista composta da personale dell’ISI e funzionari FPSC.

Ad oggi il direttore dell’Agenzia è il tenente generale Zaheer-ul-Islam (Urdu ظهير الإسلام). Nominato il 9 marzo 2012 e succeduto ad Ahmed Shuja Pasha, il quale ha lasciato l’incarico il 18 marzo dello stesso anno. L’agenzia è composta pertanto da 10 direzioni:

  • Joint Intelligence X (JIX): funge da segretariato che coordina e fornisce il supporto amministrativo alle altre ali dell’ISI e organizzazioni di campo. E’altresì ufficio analisi in cui vengono svolte ricerche e valutazioni delle minacce.
  • Joint Intelligence Bureau (JIB): o ufficio per l’intelligence congiunta, è responsabile per il controllo politico interno; è stata fino alla fine degli anni 80 la componente più potente dell’organizzazione. Il direttorato è ordinato su tre sezioni, con una sottosezione dedicata alle operazioni contro l’India.
  • Joint Counter Intelligence Bureau (JCIB): ufficio per il controspionaggio è responsabile della sorveglianza dei diplomatici pachistani di stanza all’estero, nonché per lo svolgimento di operazioni di intelligence in Medio Oriente, Asia del Sud, Cina, Afghanistan e le repubbliche musulmane dell’ex Unione Sovietica(Kazakistan, Kirghizistan, Tagikistan, Uzbekistan, Turkmenistan).
  • Joint Intelligence / North: (JIN): la sezione intelligence per il NORD è responsabile per le operazioni dello Jammu e nel Kashmir, tra cui infiltrazioni, esfiltrazioni, propaganda e altre operazioni clandestine (covert operations).
  • Joint Intelligence Miscellaneous (JIM): l’ufficio per lo spionaggio generico conduce operazioni d’intelligence in paesi stranieri.
  • Joint Signal Intelligence Bureau (JSIB): l’ufficio per lo spionaggio dei segnali si occupa del monitoraggio delle telecomunicazioni, di foto e gestisce inoltre una catena di stazioni di raccolta di SIGINT (Signal Intelligence) lungo il confine con l’India fornendo il supporto per le telecomunicazioni degli operativi che operano in Kashmir.
  • Covert Action Division (CAD) è responsabile per le operazioni paramilitari segrete e attività speciali. Il suo ruolo è simile a quello delle Special Activities Division (SAD) della CIA (Central Intelligence Agency) attivata dal 1960: molti degli operativi sono addestrati dalla SAD.
  • Direttorato SS (Special Service): questa particolare sezione controlla le attività dei gruppi terroristici che operano in Pakistan contro lo stato. La direzione SS è assimilabile a quella della National Clandestine Service (NCS) della CIA responsabile per le covert political actions e le operazioni paramilitari speciali in territorio nazionale.
  • Joint Intelligence Technical (JIT): la direzione tecnica si occupa soprattutto dei dispositivi in grado di supportare gli operativi.
  • L’Agenzia dispone, inoltre, di un nucleo organizzato di esperti in esplosivi e personale addestrato alla guerra NRBC (Nuclear, Radiological, Biological, Chemical).

Le fonti attualmente reperibili forniscono indicazioni contraddittorie per quanto riguarda la dimensione dei vari dipartimenti, alcune suggeriscono, infatti, che il JIX sia la più grande ed importante delle direzioni, altre presentano a loro volta il JIB come la sezione che assorbirebbe più del sessanta per cento del personale.

Bibliografia:

Altaf Gauhar, “How Intelligence Agencies Run Our Politics” in The Nation, 1997.

Armughan Javaid, “Role of the Military in Politics in Pakistan”, 1997.

Bindanda M. Chengappa ,“The ISI Role in Pakistan’s Politics” in Strategic Analysis, Vol. XXIII No.11, 2000.

Human Rights Watch Staff, “We Can Torture, Kill, or Keep You for Years. Enforced Disappearances by Pakistan Security Forces in Balochistan”, in Human Rights Watch, 2011.

IBP USA Staff, “Pakistan Intelligence, Security Activities & Operations Handbook”, 2006.

Kranti Kumar Sharma, “How to retaliate against this proxy-war”, Nuova Delhi, 1997.

Pike John, “Directorate for Inter-Services Intelligence”, in Federation of American Scientists, 2008.

Priyaranjan Bharati, “In This Way, The Net of ISI is Spread”, Nuova Delhi, 1994.

Raman B. “Pakistan’s Inter-Service Intelligence”, in South Asia Analysis Group, 2006.

Sunil Sharma, “This Secret Agency’s Name is Infamous” Nuova Delhi, 1994.

Waldman Matt, “The Sun in the Sky: The Relationship between Pakistan’s ISI and Afghan Insurgents”, in ‘Crisis States Working Papers’ per ‘Crisis States Research Centre’, London School of Economics and Political Science Series no.2, no. 18, 2010.

[1] Il controspionaggio mira a contrastare gli sforzi dei paesi ostili che minacciano la sicurezza nazionale attraverso attività quali spionaggio, sovversione, sabotaggio o assassinio.

(continua)

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Zaheer-ul-Islam  e David Petreus

Zaheer-ul-Islam e David Petreus

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