Alcune considerazioni sulla situazione attuale…di un iraniano.2. La galassia delle formazioni dell’ISIS.

Alcune considerazioni sulla situazione attuale…di un iraniano.2. La galassia delle formazioni dell’ISIS.

Un esauriente panorama della complessa ‘galassia’ delle formazioni dell’ISIS….

Il Direttore scientifico: Maria Gabriella Pasqualini

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Di seguito il ‘capolavoro’ del regime Islamico Iraniano, sotto la sigla di ISIS, che sembra sia sfuggito dal suo controllo.

1- Consiglio Militare.

Questo Consiglio si è formato alla fine del 2013, dopo gli scontri tra manifestanti e governativi nella provincia di Anbar in Iraq e successivamente diffuso in altre parti del paese dove risiedono i Sunniti. A metà del 2014 tutti i gruppi e i Consigli Militari dispersi nelle zone con la maggioranza sunnita si sono fusi tra loro con il nome di Consiglio superiore Militare rivoluzionario iracheno; in seguito questo Consiglio si è fatto vivo su Google, You Tube e Twitter con un suo sito che, minuto per minuto, fa un rapporto sui suoi movimenti, mettendo a disposizione degli interessati internauti, dei filmati e foto e comunicazioni. In questo sito si scrive che questo Consiglio nei vertici è formato da generali di Saddam Hossein.

2 – I combattenti della ‘dottrina di Nagshbandi’.

La ‘dottrina di Nagshbandi’ è un tipo di dottrina che s’identifica tra ‘credo’ sunnita e Sufi. Essi sono convinti di essere in contatto diretto con Maometto attraverso il primo Califfo Abubakr e inoltre sempre per il loro ‘credo’ sono convinti di essere indirettamente a contatto con Ali, il primo Imam dei sciti. Il leader storico e morale del ‘credo Nagshbandi’ si chiama Mohammad Bahaoddin Shah Nagshbandi: egli diceva che il nome di Dio era stampato sul suo cuore e mai era stato cancellato. Per questa ragione accanto al suo nome è stato messo l’aggettivo di Nagshband (cioè: ‘disegno stampato’) e cosi è diventato famoso con questo aggettivo.

Questa formazione non vuole rovesciare i leader dei Regimi Islamici del mondo ma vuole dare loro dei consigli; però, prima della caduta di Saddam, questa ‘setta’ aveva dei buoni rapporti con il Generale Ezat Ebrahim al Duori, il vice di Saddam Hossein, e tutt’ora è così; i suoi combattenti con il nome di jihadisti praticamente hanno imparato il mestiere seguendo le storiche orme di Omar Mokhtar in Libia ed Amir Abdolghader in Algeria. L’altro loro idolo è Ahmed Arabi Pasha, a sua volta un Sufi (Dottrina Religiosa) che combatteva contro il dominio Inglese in Egitto; ed oltre a questi, hanno come esempi alcuni leader ceceni e nella zona del Daghestan, come l’Imam Shamel Nagshbandi che viene considerato un leader religioso di rilievo; hanno il titolo di Marja (leader religioso per un musulmano), in Iraq, da seguire da parte dei sunniti combattenti.

All’inizio del mese di giugno, il presidente della Commissione Sicurezza e Difesa nel Parlamento Iracheno, Hakem Zamoli, ha detto all’Associated Press che, secondo le loro informazioni, non vi era alcun dubbio che i combattenti di Nagshbandi sono coinvolti negli episodi attuali in paese; ha altresì aggiunto di sapere che hanno gli armamenti a medio raggio e li usano contro la Polizia e l’esercito iracheno. Si presume che questi combattenti siano formati da 1000 a 5000 unità e che un ex vice di Saddam Hossein ha un ruolo molto importante nell’organizzazione; il loro compito è difendere i sunniti e combattere la Repubblica Islamica dell’ Iran e loro simpatizzanti ed alleati. Nel periodo delle manifestazioni contro Nuri al Maleki, i combattenti di questa ‘setta’ avvicinavano i manifestanti e dichiaravano il loro appoggio a questi scontenti.

Ezat Ebrahim al Duori

Ezat Ebrahim al Duori

È da dire che questa ‘setta’ s’identifica con qualcosa di diverso da Al Qaeda; è però disponibile a collaborare con qualsiasi altra formazione che combatte contro la Repubblica Islamica dell’Iran. I loro tecnici sono riusciti a costruire dei missili a corto raggio (25-30 Km) e sono molto attivi a Mosul e Kirkuk e in alcune parti di Bagdad; dato che a Mosul hanno la maggioranza, per questa ragione la gestione della citta’ deve forzatamente consegnata a questa formazione.

3 – Consiglio delle Tribù irachene.

Questo Consiglio è formato da 70 Tribu’ e derivati, che hanno a disposizione diverse divisioni armate fortemente attive nelle province di Ninive, Anbar, Ramadi, Salahoddin, Dialeh, Tamim; il centro delle loro basi è situato a Kirkuk. Sono però anche in altre città come Khaldieh, Kermeh,Falluja e in una parte di Bagdad: possono in ogni momento essere militarmente attivate. I combattenti di questo Consiglio arrivano a migliaia e hanno un comando unico composto da ex generali iracheni. Sono molto organizzati e disciplinati; hanno armamenti sufficienti e in alcuni casi abbondanti, divisi in armamenti pesanti, leggeri e a medio raggio.

4 – Il Partito di Saddam (Partito Bath)

Secondo vecchie stime circa 11 milioni di iracheni facevano parte del Partito di Saddam Hossein e erano organizzati in Divisioni di Squadre, Gruppo e ‘Rami’. Ogni Squadra era formata da 3 persone ed ogni Gruppo era formato da 3 a 7 Squadre e per ogni ‘Filiale’ necessitavano almeno 2 Gruppi e per formare un ‘ramo’ del partito in una città necessitavano almeno 2 Filiali; dopo la caduta del regime di Saddam, molte di queste formazioni sono svanite. Però l’incapacità’ del governo di al Maleki nella politica e nell’economia e nel resto del suo compito a livello di nazione, è diventata un catalizzatore come se i membri del partito di Saddam uscissero dalle ‘Catacombe’ per riorganizzarsi. Sebbene non esistano dati precisi sulla loro presenza, alcuni parlano di mezzo milione di persone che sono ri-attivate tra i Bathisti.

5 – Battaglioni Rivoluzionari ‘Anni 1920’.

Questo gruppo, che ha guadagnato il suo nome combattendo contro Inglesi negli anni 1920 e all’epoca era composto da Tribù irachene, è stato fortemente contrario all’ occupazione americana in Iraq. I suoi elementi sono nazionalisti ed erano anche contro l‘uccisione degli iracheni collaboratori degli americani; hanno comunque partecipato a molti attacchi sanguinosi contro i militari a ‘stelle e strisce’: tra le loro più famose attività sanguinose vi era quella di piazzare bombe lungo le strade di passaggio degli americani.

6 – Comunità Ansar al Islam.

Questa comunità è formata dai salafiti jihadisti, guidata da un Mullah curdo, Mulla Kricar, ed è stata fondata nel 2000. I membri di questa formazione, prima dell’arrivo americano in Iraq, erano attivi al confine e nelle alture di Gandil; poi, con la presenza delle forze americane, si sono spostati all’interno dell’Iraq. Questo gruppo, nel 2005, ha iniziato la sua collaborazione con Abu Masab al Zarqawi, leader del Al Qaeda, e proprio questo tipo di collaborazione ha portato malcontenti profondi in mezzo al gruppo; successivamente, con l’uscita americana dall’ Iraq nel 2011, la formazione Ansar al Islam ha diminuito le sue attivita’militari e ha dato piu spazio all’attivita politica nelle province di Ninive, Kirkuk ed in alcune parti della provincia di Dialeh. Questa formazione si considera un gruppo molto chiuso e molto sensibile dal punto di vista delle informazioni e dei servizi segreti. Nessuno sembra avere delle informazioni ben precise di quello che accade al suo interno; la maggior parte dei suoi comandanti non si presenta con il proprio nome ma molto spesso con un soprannome: per esempio, uno dei loro comandanti è famoso con il nome di Abu Omar Araqi, noto nella provincia di Ninive e responsabile del ramo di questo gruppo in quel territorio. Non si sa il numero di quanti combattenti facciano parte di questa formazione; si presume che siano all’incirca 5000 unità e gli scontri di questi giorni a Kirkuk, a Mossul e a Dialeh fanno capire che sono molto attivi.

7 – La comunità (Jeish al) Mujaheddin.

Questo gruppo jihadista Sunnita è molto vicino ad Al Qaeda. Adesso è attivo; fondato dagli Americani, è stato sciolto da Nuri al Maleki ma con la grave situazione siriana i suoi combattenti sono andati in quel paese per dare una mano al Fronte al Nusra: di questi tempi è tornato di nuovo in Iraq. La loro formazione è più attiva sul confine iracheno con la Siria e nelle citta’ di Falluja e Karme e, inoltre, si fanno sentire, approfittando del caos, in due quartieri di Bagdad, Yusefieh e Zube. Si presume siano all’incirca 4000 combattenti, capaci di fabbricare piccoli armamenti e missili a corto raggio. Sono esperti nello stendere ‘trappole’ per i militari governativi.

8- L’Esercito Islamico dell’Iraq.

Si è formato nel 2004. Unica formazione armata contro il governo iracheno, ha una carta e una costituzione interna. Tratta i suoi componenti secondo una gerarchia militare classica. Nel 2006 ha lasciato la lotta armata e ha iniziato la sua attività politica e propagandistica a mezzo stampa.   Questo esercito è il frutto dell’attività’ dei Fratelli Musulmani in Iraq; dopo la loro cacciata e la condanna a morte dei loro leader da parte di Nuri al Maleki, l’Esercito Islamico iracheno è tornato ancora e di nuovo a agire militarmente.

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Nur al Maliki

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