Dalle ceneri della Fenice Rossa alla transizione dei sistemi informativi russi; dalla fine del KGB alla creazione dell’FSB di Putin. Parte Terza

Dalle ceneri della Fenice Rossa alla transizione dei sistemi informativi russi; dalla fine del KGB alla creazione dell’FSB di Putin. Parte Terza

La terza e ultima parte di un sintetico studio sui Servizi di sicurezza sovietici e… russi. Un ricordo delle stragi del Teatro di Mosca Dubrovka e della scuola di Beslan: incomprensibili per chi non comprende le dinamiche politiche di quel settore. E’ indubbio però che solo l’intelligenza umana può sventare attacchi e sabotaggi, anche se aiutata dalla tecnologia superlativa del nostro secolo. Ora viene riconosciuto largamente ma dieci anni già lo dicevamo in alcuni nostri studi.

Il Direttore Scientifico: Maria Gabriella Pasqualini

Eltsin e Gorbaciov

Eltsin e Gorbaciov

Nel 1998 Eltsin nominò direttore del FSB (Federal’naja služba bezopasnosti Rossijskoj Federacii), Vladimir Putin, un veterano del KGB che sarebbe poi stato l’erede dello stesso Eltsin come presidente federale. Putin, riluttante ad assumerne la direzione, una volta nominato, condusse una profonda riorganizzazione, provvedendo al licenziamento di molto del personale dell’Agenzia che aveva acquisito ruoli di potere e che lo avrebbe osteggiato nel suo compito di direttore. Il nuovo FSB si mise subito in mostra durante il secondo conflitto in Cecenia dopo l’offensiva militare. Il comando generale delle forze federali in Cecenia fu trasferito dai militari al FSB nel gennaio del 2001. Nonostante gli sforzi dell’FSB nell’implementare le capacità di HUMINT (Human Intelligence) e SIGINT (Signals Intelligence), l’Agenzia non è riuscita ad evitare alcuni gravi attentati terroristici. Nell’autunno del 2002, i separatisti hanno lanciato una massiccia campagna di terrorismo contro i civili russi, tra cui si ricorda l’episodio del teatro Dubrovka. L’incapacità delle forze del Servizio nel condurre operazioni antiterrorismo efficaci ha pertanto portato il governo a trasferire parte della responsabilità di “mantenere l’ordine” in Cecenia dall’FSB al Ministero degli Affari Interni (MVD) nel luglio 2003.

Ottenuta la presidenza della Federazione Russa, Vladimir Putin

Putin in uniforme

Putin in uniforme

ha avviato una profonda riorganizzazione dell’Agenzia. In primo luogo, l’FSB è stato posto sotto il controllo diretto del Presidente da un decreto emanato il 17 maggio 2000. La struttura interna dell’agenzia è stata quindi riformata. Nella nuova struttura, l’FSB possiede un direttore, un primo vice direttore insieme ad altri nove vice direttori, tra cui un segretario di Stato e sei capi per i seguenti dipartimenti: Sicurezza Economica, Dipartimento di Controspionaggio, Servizio dell’organizzazione del personale, Dipartimento di fornitura attività, Dipartimento di analisi, previsione e pianificazione strategica, Dipartimento per la protezione del sistema costituzionale e la lotta al terrorismo. Nel 2003, le responsabilità dell’agenzia sono state notevolmente ampliate. La Guardia di Servizio di frontiera della Russia, con il suo staff di 210.000 effettivi, è stata integrata nell’FSB tramite un decreto firmato l’11 marzo 2003. La fusione è stata completata nel luglio del 2003. Inoltre, l’agenzia federale di Comunicazione e Informazione (FAPSI) è stata soppressa e una parte importante delle sue funzioni è stata assorbita dall’Agenzia, mentre altre parti di questa sono state fatte confluire al Ministero della Difesa. Tra le ragioni del rafforzamento dell’FSB vi sono la lotta al terrorismo, soprattutto dopo l’attentato del teatro di Mosca. Inoltre vi sono ragioni più politiche, quali la necessità di porre fine alla lotta intestina permanente tra l’FSB ed il FAPSI e le guardie di frontiera a causa delle loro funzioni che si sovrapponevano. E’ stato inoltre sottolineato, come l’FSB fosse l’unica vera base di potere del nuovo presidente. La ristrutturazione ha, perciò, rafforzato la posizione di Putin.

Con il discorso del 28 giugno 2004 ai quadri più alti degli ufficiali dell’FSB, Putin

ha posto l’accento sui tre principali compiti dell’agenzia: neutralizzazione dello spionaggio estero, la salvaguardia della sicurezza economica e finanziaria del paese e la lotta contro la criminalità organizzata. Già nel settembre 2006, l’FSB è stato scosso da un importante rimpasto, che ha  visto alcune decapitazioni illustri (tra cui spiccano, Yury Zaostrovtsev e Vladimir Anisimov, rispettivamente vice direttori del servizio dal 2004 al 2005), tali provvedimenti sono legati allo scandalo sulla corruzione che si era lentamente infiltrata nel Servizio all’inizio degli anni 2000. Alcuni analisti hanno considerato questo sconvolgimento dei vertici come un tentativo di minare l’influenza dell’FSB e dell’ex direttore Nikolay Patrushev. Dal 2008, l’Agenzia ha un nuovo direttore Aleksandr Bortnikov, due primi vicedirettori e 5 vicedirettori ed è divisa in 9 divisioni: Contro-Spionaggio, Servizio per la difesa dell’ordine costituzionale e la lotta contro il terrorismo, Servizio di confine, Servizio di sicurezza economica, Informazioni attuali e collegamenti internazionali, Servizio di Organizzazione e Personale, Dipartimento di monitoraggio, Servizio tecnico-scientifico e Servizio di Sicurezza Organizzativa.Unknown-3

A partire dalla crisi degli ostaggi nel teatro di Mosca nel 2002, la Russia ha dovuto affrontare anche un aumento dell’attività del terrorismo islamico. L’FSB, essendo la principale Agenzia responsabile per le operazioni antiterrorismo, è stata in prima linea nella lotta contro il fenomeno. Durante l’assedio al teatro di Mosca e della scuola di Beslan, le unità del gruppo Alfa dell’FSB hanno giocato un ruolo chiave nelle operazioni di rilascio degli ostaggi. Tuttavia, il loro comportamento è stato criticato a causa del numero elevato delle vittime tra gli stessi ostaggi. Nel 2006, l’Agenzia ha colto un grande successo nello sforzo contro il terrorismo islamico, quando eliminò con successo Shamil Basayev, l’ideatore dell’attentato di Beslan e di diversi altri atti terroristici. Secondo l’FSB, l’operazione è stata pianificata nel corso di sei mesi, ed è stata resa possibile grazie alla maggiore attività dell’FSB in paesi stranieri, avvenuta con una forte componente HUMINT. Basayev è stato rintracciato attraverso la sorveglianza del traffico di armi. I target si preparavano a compiere un attentato in Ingushetia, ma gli operativi dell’FSB, intercettati i bersagli, hanno distrutto il loro convoglio e eliminato dodici militanti, tra cui Basayev. Durante gli ultimi anni della seconda presidenza di Vladimir Putin (2006-2008), gli attacchi terroristici in Russia sono diminuiti, passando da 257 nel 2005 a quarantotto, nel 2007 (1).  Dal 2009, però, il terrorismo islamico in Russia si è fatto ancora una volta pericoloso. Particolarmente preoccupante è stato l’aumento di attacchi suicidi. Nel marzo 2010, i militanti islamici hanno organizzato un attentato nella metropolitana di Mosca, che ha provocato la morte di quaranta persone. Una delle due esplosioni ha avuto luogo alla stazione di Lubianka, vicino alla sede dell’FSB. Il leader militante, Doku Umarov, soprannominato “l’Osama Bin Laden della Russia”, ha rivendicato la responsabilità degli attacchi, tra cui gli ultimi due del dicembre 2013 a Volgograd che hanno prodotto una trentina di morti e molti feriti.images

Nel luglio 2010, il presidente Dmitry Medvedev ha ampliato i poteri del FSB nella lotta contro il terrorismo. Gli ufficiali dell’FSB adesso hanno la possibilità di emettere dei provvedimenti simili alla legge marziale e la possibilità di poter comminare a scopo precauzionale una misura di arresto di circa quindici giorni. Nell’ambito del controspionaggio durante il 2011, l’Agenzia ha scoperto almeno 199 spie straniere, tra cui 41 agenti addestrati e 158 impiegati dai servizi segreti stranieri come fonti. Il numero è aumentato negli ultimi anni. Dal 2006 l’Agenzia ha catturato circa 27 agenti segreti stranieri e 89 fornitori di informazioni sensibili. Il dato del 2011 è simile a quello riportato nel 1995-1996, quando circa 400 agenti segreti stranieri erano stati scoperti durante il periodo di due anni. Elemento a riprova che l’epoca di transizione del decennio ‘90 è terminata. L’FSB, nel febbraio 2012, ha riferito che un ingegnere che lavorava presso il cosmodromo di Plesetsk, centro dello spazio principale della Russia per i lanci militari, è stato condannato a 13 anni di carcere con l’accusa di tradimento. Il tribunale ha giudicato che l’ingegnere aveva venduto informazioni sulla sperimentazione di nuovi sistemi missilistici strategici russi alla CIA (Central Intelligence Agency). Lo stesso caso Snowden non potrà che rialzare la tensione tra i Servizi russi e quelli americani, accusati dallo stesso ex agente dell’NSA (National Security Agency) di spionaggio delle telecomunicazioni di gran parte dell’occidente Russia compresa.

Per ciò che riguarda le operazioni anti terrorismo di Kill Targeting durante il 2011, l’FSB ha impedito preventivamente 94 “crimini di natura terroristica”, tra cui otto attacchi diretti. Tuttavia, il Servizio segreto non è riuscito a impedire ai terroristi di perpetrare l’attacco al Domodedovo International Airport. Nel corso degli anni, il servizio segreto e le organizzazioni di sicurezza statali affiliate, hanno condotto con successo attentati contro tutti i leader della Repubblica Separatista Cecena: Ichkeria, Dzhokhar Dudaev, Zelimkhan Yandarbiev, Aslan Maskhadov, e Abdul-Khalim Saidullaev. Poco prima della sua morte, lo stesso Saidullaev ha affermato che il governo russo “a tradimento” aveva ucciso Maskhadov, dopo che lo aveva invitato a “parlamentare” promettendo la sua sicurezza.

“Ogni fallimento è semplicemente un’opportunità per diventare più intelligente”. Così Henry Ford definiva la crescita intellettiva. Di certo non immaginava che tale aforisma potesse interessare il mondo dell’intelligence russa. Il fallimento del Comunismo nella sua accezione di utopia irrealizzabile, è stata superata da quello che è il successo più grande del mondo dell’intelligence ovvero la ricomposizione dei Servizi segreti della Russia. Un successo che non è frutto di un’unica personalità ma di una mentalità multidimensionale, in grado di trovare il suo sostentamento anche nelle strutture deviate della società, ma che possiede la forza per uscire dall’impasse di un’epoca di decadenza e proiettarsi a tutta forza in questo mondo. Questo senza l’utilizzo di tecnologie di ultima generazione ma solo con l’unica vera arma che conta davvero nel mondo dello spionaggio: l’intelligenza umana ovvero HUMINT!

(1)  Il Centro Operativo Speciale del FSB  si compone di due distinte unità speciali: la prima è  la direzione A, che si occupa di  controterrorismo la Task Alfa. La seconda  fa parte della V Direzione, l’Unità Vympel specializzata nelle operazioni speciali.

Alcuni suggerimenti bibliografici per eventuali approfondimenti

  • Albini Josephs L. e Anderson Julie, Che ne è stato del KGB?, in International Journal of Intelligence and Counterintelligence, 1998, p. 215.
  • Borisov Sergey, Medvedev expands FSB powers, Russia Today, 2010.
  • Finn P., In Russia, a Secretive Force Widens, Washington Post, 2006.
  • Galeotti Mark, Putin reinvents the KGB, in Jane’s Intelligence Review, 2001, p. 8.
  • Kiseleva Elena, Sergeev Nikolay, Fishman Mikhail, Mass Dismissals at the FSB, Kommersant Moscow, 2006.
  • Pringle Robert W., Putin il nuovo Andropov?, in International Journal of Intelligence and Counterintelligence, Inverno 2001-2002, p. 145.
  • Rapetto U. e Di Nunzio R., L’atlante delle spie, dall’antichità al grande gioco a oggi, BUR, Milano, 2002.
  • Rodionov Vladimir, Russia Busted 200 Spies Last Year – Medvedev, RIANovosti. 2012.
  • Rodionov Vladimir, Russia Convicts Military Officer of Spying For CIA, RIANovosti. 2012.
  • Smith Mark A., Russia After The Presidential Election, Conflict Studies Research Centre, 2004.
  • Yasmann Victor, Putin Calls On FSB To Modernize Border Guards, Radio Free Europe, 2005.

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